Schiavi, padrone, fruste, latex: agli uomini piace il sadomaso?
Il mondo delle sofferenze fisiche e mentali, delle imposizioni e delle vessazioni, del piacere fisico di essere dominati e trattati male, che comprende tutta una serie di pratiche erotiche basate principalmente su questi principi viene definito come sadomasochismo, dall’unione dei due vocaboli sadismo e masochismo, che stanno ad indicare rispettivamente la ricerca del piacere infliggendo dolore o subendolo.
E’ da dire che la psichiatria moderna considera sadismo e masochismo due cose ben diverse e tiene molto a definirle e trattarle in modo differente; gli studiosi sono certi che un sadico ed un masochista vivono le loro vite con stili diversi, e perfino dalle azioni e dai comportamenti di tutti i giorni è facile capire se una persona appartiene alla prima o alla seconda categoria, anche se cerca disperatamente di tenere nascosto il suo segreto. E già, perché gli amanti delle pratiche sadomaso sono generalmente persone riservate e discrete, difficile che rendano pubblica la loro perversione. E’ fuori dubbio comunque che sono moltissimi gli adepti sadomaso in tutto il mondo, tantissimi uomini e donne sono pronti a soffrire e farsi torturare per raggiungere l’orgasmo, ma non lo ammetteranno mai.
Origini del sadomaso e curiosità su questa pratica sessuale
Fu lo psichiatra e neurologo tedesco Richard von Krafft-Ebing il primo a mettere insieme le parole sadismo e masochismo fondendole nel termine sadomasochismo (abbreviato successivamente in sadomaso), ed inserendo poi la neonata parola nel suo trattato Nuova ricerca nel campo della psicopatologia del sesso edito nel 1890; qualche anno dopo (1905) anche Sigmund Freud parlò per la prima volta del sadomasochismo nei suoi Tre saggi sulla teoria sessuale, gettando inoltre anche le basi per nuove ricerche nel campo della medicina.
Nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, edito per la prima volta nel 1952 e poi oggetto di vari aggiornamenti e riedizioni, furono associati comportamenti anormali abbastanza ‘ansiogeni’ cone mangiarsi le unghie, arrotolarsi continuamente i capelli utilizzando il dito della mano come fosse un bigodino, succhiarsi il pollice con la voglia di volersi sfogare su qualcosa o qualcuno, riuscire ad imporsi in un mondo parallelo a quello reale.
Il mondo parallelo di uno schiavo sadomasochista
Lo slave (schiavo), giusto per marcare l’internazionalità del mondo sadomasochista, è una persona normale come tutte le altre, ovvero non ha particolari segni che lo distinguono dalle altre persone, vive esclusivamente la sua sessualità recitando quel ruolo che tanto gli piace, la vita quotidiana è un’altra cosa; non è detto infatti che una persona amante delle pratiche sadomaso debba riflettere obbligatoriamente questa sua passione nelle cose che fa tutti i giorni o nelle relazioni sociali, poi c’è anche chi non riesce a gestire una doppia personalità ed esce allo scoperto senza nessuna vergogna, ma sono davvero pochi i coraggiosi.
Specifichiamo subito che esistono anche delle ‘schiave’ donne e dei ‘dominatori’ uomini, ma oggettivamente nella stragrande maggioranza dei casi è l’inverso; spesso il profilo dello schiavo corrisponde ad un uomo insoddisfatto (almeno per quanto riguarda la sfera sessuale della sua vita) o rassegnato (sempre a livello sessuale) a vivere la sua vita familiare senza scombussolarla totalmente, quindi si tiene ben nascosto il suo mondo parallelo fatto di trasgressione e perversione, e forse anche per questo gode di più.
Torture e sevizie più richieste dagli amanti del sadomaso
Al sadomasochista piace subire maltrattamenti di vario genere, e sono molte le pratiche sessuali che rientrano in questo mondo e per le quali lui va pazzo; lo schiavo adora essere costantemente sottomesso, comandato a bacchetta dalla sua Mistress, ovvero la sua Dea del piacere, la Regina incontrastata che può tutto…piace essere legato e frustato con decisione dalla sua padrona, che lo farà letteralmente impazzire quando, come premio, gli leccherà le ferite come solo lei sa fare.
Anche altre pratiche sessuali rientrano di diritto nel mondo dei sadomasochisti, e tra queste le più richieste sono il bondage, ovvero il piacere estremo che si prova essendo legati o comunque immobilizzati ed impossibilitati a reagire agli stimoli, il face smothering, cioè l’essere soffocati dalla propria padrona che si siede letteralmente sulla faccia offrendo la sua femminilità alla bocca ed al naso dello schiavo, o il feet smelling, cioè la totale sottomissione dello schiavo ai piedi della sua Mistress che lo schiaccerà energicamente fino a farlo godere come un porco.
Lo schiavo al servizio della sua Mistress
La Mistress può fare di tutto al suo slave…lo può insultare, picchiare, soffocare, immobilizzare, torturare, calpestare, mordere, leccare, gli può stringere le palle fino a farle scoppiare, ma può anche decidere di masturbarlo ininterrottamente per ore provocandogli multipli orgasmi e facendolo impazzire sia di gioia che di dolore, o magari costringerlo a scoparla senza tregua fino a quando non sarà lei ad essere pienamente soddisfatta. Non si sa mai cosa può decidere una vera dominatrice.
Fa lo stesso se è una amica, la fidanzata, o una professionista a pagamento che si presta a fare questi giochini, ma c’è anche un risvolto divertente collegato al mondo del sadomasochismo; pare infatti esistano delle padrone che obbligano i propri partners a lavare i piatti o il pavimento prima di andare a giocare con loro con tutte le fantasie più perverse, e sono le loro stesse mogli!